La bellezza? È poter scegliere

DONNA MODERNA

È proprio vero che ciascuno di noi ha un santo che ci vuole bene. Il mio si chiama San Celso, non ha gigli in mano né sguardi celestiali, non fluttua tra le nuvole ma è proprio a due passi da casa mia. Sto parlando del mio istituto di bellezza, che non solo mi aiuta con tocchi e ritocchi a rincorrere il sogno dell’eterna giovinezza, ma riesce anche a coccolare la mia anima con voce professionale e suadente e, per pochi minuti almeno, stacca la spina del mio stress con mani forti e dolci. E, soprattutto, mi insegna che quel mio sogno di avere un viso da liceale, in realtà, deve invecchiare con me, ogni giorno e ogni notte. Insomma, mi fa capire che i vent’anni sono passati per sempre, ma qualcosa per ritrovare un aspetto più fresco e disteso si può fare. Senza esserne ossessionate. Senza cambiare il naturale corso del tempo, ma addolcendolo soltanto un po’, magari con magiche punturine di acidi vari.

Perché ve ne parlo? Perché questo numero di Donna Moderna è dedicato alla bellezza. Ci troverete mille e più consigli (che funzionano) per arrivare preparate alla più attesa e amata stagione dell’anno: l’estate. Scommetto che già guardando la nostra dirompente copertina vi è venuta voglia di avere quel corpo così curato, così scolpito, così perfetto da esibire sotto abiti leggeri e scollati, lo l’ho desiderato immediatamente. E immediatamente ho ridimensionato il mio desiderio: so che neppure il mio santo arriverebbe a regalarmene uno uguale. Ma la cosa, ed è questo che volevo dirvi, care lettrici, non mi fa soffrire. Con gli anni ho scoperto che il segreto più profondo per sentirsi bella è amarsi, piacersi, coccolarsi, e non cambiarsi a tutti i costi per rincorrere miti troppo lontani. Difficile, direte voi, in una società dove l’eccesso di edonismo è sventolato a tutti gli angoli della strada, dove il corpo femminile è da sempre l’immagine più ambita dalla pubblicità: dagli yogurt ai trattori. Eppure, fermatevi un attimo a pensare: tirate fuori il vecchio specchio e provate a sorridere a quel volto che vedete riflesso, senza desiderare a tutti i costi di vederne un altro, perfetto ma non vostro. E da lì partite a costruirvi la vostra nuova bellezza. Mi piace sottolineare vostra. Magari scoprirete di aver bisogno anche voi, come me, di un piccolo santo che con un pennellino magico vi ritocchi solo un po’. E allora correrete a chiedere un indirizzo a un’amica fidata. 0, forse, penserete che un acquisto extra di creme rassodanti e un bel programma fitness è più che sufficiente. Potrebbe anche venirvi voglia di un nuovo amore che con allegria scopra la magia di quella dispettosa ruga d’espressione che tanto vi tormenta nelle serate solitarie (non sottovalutate l’amore come elisir di nuova freschezza). Oppure, se proprio non vi va giù quella palpebra cascante, potreste telefonare subito a un bravo chirurgo estetico. Che c’è di male? Insomma, potrebbero succedere tante cose. L’importante è che tutto parta da voi. Che siate voi a scegliere che cosa fare, a capire che cosa può davvero farvi stare bene. Senza modelli imposti. Perché il bello del nostro tempo è proprio il poter scegliere. A me sembra una rivoluzione. Pensateci: essere più belli si può. Con il bisturi, con il laser, con l’acido gliconeo, con un po’ di ginnastica o semplicemente con un massaggio o una cremina. E si può anche decidere di non fare proprio nulla. Perché ci si piace così.

di Orsina Baroldi, caporedattrice